DERATTIZZAZIONI

Lo scopo di una derattizzazione è eliminare, o per lo meno contenere, la presenza di roditori nell’ambiente trattato. Le specie presenti in Italia, in ambiente urbano, che vivendo a stretto contatto con l’uomo possono causare problemi igienico-sanitari, e sono essenzialmente tre:

  • Rattus Norvegicus
  • Rattus Rattus
  • Mus Musculus

1. Ispezione delle aree da derattizzare

L’ispezione delle aree da trattare viene eseguita in tre fasi:

Identificazione del tipo di infestante presente e dove è maggiormente concentrato.
Conoscere l’infestante permette di scegliere la strategia migliore di intervento. Ad esempio un Rattus Rattus tenderà, essendo un abile arrampicatore, a preferire canaline elettriche o cavi posti in luoghi alti e inaccessibili. Al contrario un Rattus Norvegicus preferirà correre lungo i perimetri dei pavimenti e frequentare tombini o fossati.

Identificazione delle aree da trattare e distinguerle:
A) Aree Critiche: zone dove la presenza degli infestanti può causare danni o non conformità per il cliente.
Queste aree di solito sono zone adibite al ristoro, cabine elettriche, server, aree di lavorazione o qualsiasi area che presenta una forte infestazione.
B) Zone adiacenti alle aree sensibili che possono divenire il passaggio di infestanti: porte e portoni, canaline elettriche, fori d’areazione, tombini, ecc..
C) aree esterne, dove l’eventuale presenza non causa gravi problemi: recinzioni, aree verdi, fossi, ecc.;

Valutazione del numero di postazioni
Valutare il numero delle postazioni di monitoraggio e la tipologia necessaria per presidiare in maniera efficace l’area trattata.
Es: Erogatori Topicida o Trappole (Schede tecniche1 :top rat duo multicattura eco trap ekomille tagliole gabbiette).
Riportare le considerazioni su un report.

2. Installazione delle postazioni di derattizzazione

L’installazione consiste nel sistemare le postazioni di derattizzazione nell’ambiente da trattare.
Se le postazioni vengono poste all’esterno devono essere fissate in modo che eventuali agenti atmosferici o altro non possano spostarle.
Queste postazioni devono essere segnalate da apposito cartello segnaletico con riportato il tipo di derattizzante utilizzato e l’eventuale antidoto.

3. Monitoraggio delle aree trattate

Il monitoraggio consiste nel controllo periodico delle aree trattate per valutare l’andamento delle infestazioni.
Durante il monitoraggio si controllano tutte le postazioni installate e si sostituisce tutto il topicida con altro tipo di formulazione e principio attivo. Questa operazione permette di avere sempre un’ottima appetibilità del prodotto e di evitare che possano svilupparsi forme di resistenza negli esemplari target. Il consumo di derattizzante deve essere registrato sulla scheda d’intervento, in modo da lasciare traccia del passaggio dell’infestante e poter valutare la gravità dell’infestazione.

Altrettanto importante è segnalare sempre sulla scheda d’intervento eventuali tracce di passaggio lasciate: escrementi, rosicchiature, peli o carcasse di roditori morti.
Ad un monitoraggio che evidenzia un livello di infestazione elevato deve seguire una azione correttiva atta ad abbassarne la gravità.
Le azioni correttive sono decise caso per caso e possono riguardare la chiusura di eventuali vie d’accesso, la modifica dell’impianto di derattizzazione con il posizionamento di postazioni aggiuntive provvisorie o permanenti, la modifica di procedure operative.
Lo scopo del monitoraggio nel lungo termine è la prevenzione di qualsiasi criticità.

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